È stato assegnato al film “Spira Mirabilis” il PREMIO SFERA 1932, ideato e creato da Seguso Vetri d’Arte, in occasione della 73. edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e co-prodotto da Rai Cinema, Spira Mirabilis si è distinto “per aver saputo trasmettere i valori legati alla cura dell’ambiente e al benessere dell’uomo”. L’iniziativa, alla sua prima edizione, nasce dall’impegno del Consorzio Venezia ed il suo Lido per uno sviluppo dell’Isola all’insegna della sostenibilità, del recupero e della valorizzazione delle straordinarie risorse naturali, storiche ed artistiche del Lido.
L’opera “Sfera 1932” si ispira a un prezioso modello dell’Archivio Storico Seguso, più precisamente al globo in vetro creato da Flavio Poli per la realizzazione dei lampioni del gran viale del Lido di Venezia nei suoi anni d’oro, e che ancora oggi si possono ammirare. Il prezioso globo in vetro di Murano è stato consegnato a Paola Malanga, vicedirettore di RaiCinema e Gabriele Genuino, dal Direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Alberto Barbera.
“La sostenibilità, è uno dei quattro pilastri della filosofia della Seguso Vetri d’Arte, insieme a integrità, maestria e bellezza. – ha dichiarato Gianluca Seguso – Dobbiamo costantemente trasmettere ai più giovani la consapevolezza che il corretto atteggiamento verso la storia, l’ambiente, e le persone hanno una forza straordinaria e che garantisce risultati incredibili. È l’atteggiamento che ciascuno di noi riesce ad esprimere, il carburante più green e più efficace per il cambiamento di un territorio”.
La giuria del Premio, composta da Pier Francesco Ghetti, Davide Livieri e Davide Tagliapietra, ha così motivato la sua scelta: “Il film si è distinto perché capace di stimolare riflessioni profonde. E’ un’opera che sottolinea come un atteggiamento umano attento e positivo sia essenziale per garantire un futuro ad uno sviluppo armonico della vita sulla terra.”